Passo Gardena, Passo Pordoi, Passo Sella, Passo Campolongo.
Così belli, suggestivi e famosi che non c’è altro da aggiungere, basta il nome: Sellaronda.
E sabato 22 giugno era anche il bike day, quindi strade chiuse al traffico veicolare, completamente e categoricamente dedicate agli amanti della bicicletta.
Il Buracia Team decide che quest’anno la gita sociale si farà in questi posti incantevoli e così è. Alea iacta est! Certo, non dopo essere passati innumerevoli volte dentro e fuori dai caselli di un’autostrada intasata, per quello che diventa un viaggio più faticoso del previsto. Ma basta una birra in compagnia alla sera per mitigare le fatiche e ricaricare le batterie (che comunque fanno le bizze, vero presidente?) per la giornata successiva, che prevede tempo incertamente certo di pioggia e temperature più che fresche, freschissime! Col senno di poi, un miraggio rispetto alla calura in cui siamo piombati solo 2 giorni dopo.
Ma se sulla bellezza delle dolomiti c’è poco da aggiungere, che cosa vi raccontiamo? Di quanto i giovani siano andati forte e di quanto i Senior siano andati… con maggior prudenza? Ma no, anche questo è nell’ordine delle cose.
Una cosa però mi ha colpito in questa gita sociale. In una squadra di ciclismo a trazione maschile, le donne Buracia sono state il fulcro e l’anima di questo viaggio, che forse anche per questo è stato particolarmente “social”. Cominciando da Anna che propone, qualche mese fa, di andare al Sellaronda e una volta deciso si sbatte per trovare l’albergo per 18 persone ed è poi in prima linea nell’organizzazione di attività ricreative. Jessica che si porta la bici e sale il passo Gardena per poi rientrare alla base con i SS (Super Senior), Lisa che ormai non riconosco più e insiste per percorrere tutto il Sellaronda sotto la pioggia, mentre io sarei rientrato tranquillamente in albergo con i SS di cui sopra. Ovviamente l’ha vinta lei, sia nella decisione che nella pedalata. Sì, un po’ di freddo l’abbiamo preso, i panorami erano nascosti tra le nuvole, ma quando ti parte la vena del ciclismo “eroico” il godimento è massimo. Anche Monica, ridotta a mangiare qualche radice e un paio di lamponi, in cima al Gardena spinge per proseguire il Sellaronda, peccato che i SS non si lascino ammaliare. La prossima volta di lor non ti curare! Poi c’è “Serena”, per gli amici “Serena”, che porta il suo brio esplosivo nei ritrovi del gruppo, quando altrimenti noi maschi mono-neuronici intavoleremmo subito dei discorsi monotematici su bici, carbonio e shimano. Io Campagnolo, ci tengo a dirlo. Ci comunica anche che un nostro compagno di pedalate a breve sarà padre (forse non del tutto casualmente è proprio suo marito), ma butta lì la frase come se avesse chiesto un bicchiere d’acqua e quasi la notizia non passava: ad ogni modo, complimenti! E al futuro papà: tra poco sì che giochiamo ad armi pari, mica come adesso che esci in bici tutte le volte che vuoi!! Lea, si sa, è come il sale e non può mancare. Si accolla anche il babysitting di Vega, cane sperabilmente non vegano che ce l’ha un po’ su con le biciclette, ma la perdoniamo. La presidentessa e Marina, compagne di viaggio e chiacchiera, contribuiscono ad arricchire la gita sociale del Buracia Team con l’ingrediente più importante, che si stia pedalando o facendo qualsiasi altra cosa: il piacere della compagnia.
In tutto questo, la nostra campionessa Iryna pedalava non lontano da noi una ultrarace dolomitica di 600km e sedicimila!!! metri di dislivello positivo. Cose per pochi.
Per tutti invece è stata una magnifica mattinata quella di domenica, quando finalmente il sole ci ha baciati e i Buracia -organizzati democraticamente in gruppetti (il presidente è sempre più buono)- hanno pedalato finalmente tra le dolomiti godendosi questo inestimabile patrimonio dell’umanità.
Ma mentre ripensiamo a questi splendidi momenti siamo già con lo sguardo alla gita sociale 2020. Mi sembra utile allora condividere un breve vademecum:
- la maglia sociale è importante, molto importante. Occhio che il Presidente ha iniziato a dare le multe (alcoliche più che salate);
- se non trovate la maglia sociale, fatevene una;
- non mancate! Se potete. Non perché dobbiate, ma lo vorrete.