Anni fa quando si decise di formare un nuovo team ciclistico si partì dall’impulso di mandare a quel paese chi voleva costringerci in schemi antiquati che non appagavano le nostre esigenze. Volevamo soprattutto partecipare a tante granfondo cercando di risparmiare sulle trasferte dividendo le spese comuni e poi chiedevamo un costo di affiliazione adeguato con altre società o comunque di beneficiare in parte ai cospicui esborsi degli sponsor.
Poco tempo dopo, a seguito dell’ennesimo tentativo fallito, nacque il BTM. Desideravamo essere un gruppo in amicizia, appassionati sugli argomenti ciclistici a tutto tondo senza sovrapposizioni con altri sport, politica, lavoro. Insomma condividere la passione per la bicicletta e stop.
Ma i tempi mutano, si diventa più maturi, gli anni passano lasciando la loro pesante traccia e quindi si spostano gli obiettivi. Anche il Covid ha fatto disastri nel nostro mondo. Le granfondo sono drasticamente diminuite, molte manifestazioni sono scomparse, quelle più famose hanno dovuto adattarsi e modificarsi strutturalmente per sopravvivere.
Questa premessa per sottolineare che a nessuno, nove anni fa, sarebbe venuto in mente di partecipare a un corso di primo soccorso. Allora chiedevamo innovazioni e non ci venivano concesse e ora sarebbe andare contro noi stessi non contribuire direttamente alla formazione sulla sicurezza per i nostri soci.
Soci che sono stati, dopo ore di intenso corso, tutti e sei abilitati e certificati. Bravi anche senza pedalare!
A cura del PRES Giorgio F.
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