Meglio, molto meglio
Mi riferisco alla nostra partecipazione alla MiRando rispetto alla Rando della Merla, anche se ne sono successe di tutti i colori. Cominciando dai colori. La cosa più colorata? La maglia di Mauro l’australiano (?) abbinato al pantalone corto!!! Passando alle prime defezioni (Olsida e Armando) e alla caduta di Matteo ancora prima di partire per la rando attraversando gli insidiosi binari del tram in prossimità dell’alzaia del naviglio.
Poi partiti, smaltito il freddo e l’umido, accumulati in griglia a fianco del Naviglio, ecco la subitanea foratura di Luis. Il grosso del gruppo non l’ha spettato consci che dovendo essere a casa presto avrebbe poi girato per il percorso corto o addirittura indietro. Si fermano solo i cavalli di razza insieme a lui: Jorge, Matteo e Toni RACOS.
Al bivio dei percorsi ci blocchiamo per compattarci, avendo già perso in fuga l’inguaribile Marco e il suo fido Mario. Qui troviamo una coppia di infiltrati abusivi, Michele e Gianpaolo, ad attenderci per salutarci perché gireranno per un percorso custom di 45 km. Rientra anche il Luis, velocissimo a riparare lo pneumatico, scortato da Matteo e Jorge, Toni non c’è, ma mancando anche Pino siamo confortati, dopo aver aspettato ancora qualche minuto, intuendo che sono insieme e che forse entrambi gireranno per il corto, ci avviamo.
Fin dopo Pavia tutto tranquillo a parte qualche dubbio sul percorso.
Lungo il Ticino, Jorge fora, noi rallentiamo e Luis e Claudio B. lo aspettano.
Intanto ci imbattiamo poco prima del ristoro in Pino che era avanti! Mistero su come sia potuto essere lì. Ha avuto un intruppamento nel gruppo dove era e una piccola caduta, ma poca roba, tutti illesi.
Sulla strada verso la cascina del ristoro incontriamo Villa e Arlecchino già rifocillati che stanno già andando in senso inverso, anche Luis deve rincasare in fretta e ci lascia mentre noi si aspetta che rientri il gruppetto con Jorge che arriva sì, ma in macchina! Ha forato e rotto la valvola del tubolare, non ne ha e non ne trova uno di scorta e non ha altro che farsi dare un passaggio alla stazione da dove prosegue in treno verso casa.
Bene, null’altro finalmente da segnalare fino all’arrivo dove si giunge pressoché compatti in una quindicina.
Obbiettivo degli organizzatori raggiunto sul numero dei partecipanti (poco più di 600) e sull’evento in genere avendo investito principalmente sulla sicurezza (ciclabili al riparo dal traffico e personale di sorveglianza nei tracciati di attraversamento cittadino). Nello specifico ritengo (dopo 20 anni di granfondo qualcosa anch’io ci capirò!?) che abbiano azzeccato il periodo dell’anno quando l’agonismo domenicale non è ancora praticamente iniziato e che la scelta delle ciclabili (su cui non avrei scommesso) è stata premiata anche dall’apporto di un paesaggio imprevedibile tra brughiere e corsi d’acqua.
Obbiettivo societario raggiunto (18 omologati + 1 ritirato + 3 infiltrati abusivi) e infatti siamo stati premiati come quinta società per numero di partecipanti, per cui alla prossima riunione, gli iscritti alla MiRando avranno il rimborso totale e in più avranno destinati in sorteggio i tre premi distinti essendo impossibile suddividere i tre gadget tra tutti.
Credo che siate d’accordo, in ogni caso, scrivete qui sotto il vostro pensiero.