Subito, diretto, senza fronzoli, arriva il PAGELLONE della randonnée PASSOLENTOUR 2025!
Naming: 10. Il nome PassolentoUR mi garba assai, con una parola esprime perfettamente il mio modo di vivere la bicicletta
Mathieu Van Der Poel: 3, come le Parigi Roubaix vinte di fila. Tanta roba.
I primi 25 km: 1. Stavo per tornarmene a casa dopo aver rischiato la vita almeno un paio di volte: strada ad alta percorrenza, stretta e con i camion a farti pelo e contropelo.
I restanti 198: 8. Poi passi la dogana e il traffico scompare, l’asfalto è liscio, tutti diventano più rispettosi, anche gli stessi italiani che pochi chilometri prima sarebbero stati pronti a ucciderti. Magia delle regole e del cioccolato elvetici.
Le bandiere: 4. Chiedere al luiss.
Il Luiss: 9. Ahilui, cade e prende una brutta botta sulla spalla. La bici sta bene, ci fanno sapere dalla regia. Si rialza e riparte stoicamente fino al traguardo. Tra la palla che gira e la spalla che si gonfia non passa una buona nottata, ma lo aspettiamo più carico che mai per la prossima uscita.
Ristori: 4. Nel senso che nel percorso da 223 km ne ho incontrati 3, oltre al pasta party finale. C'era da mangiare, da bere e da chiacchierare. Benissimo.
Birra: 4. Euro. E i locali milanesi, muti.
Cino: 7,73. Ovvero la pendenza media di questa breve ma intensa salita che ti porta al secondo ristoro. Non la conoscevo, sempre bello scoprire nuove strade.
Tonino: 10x7,4. Ma cosa gli vuoi dire?!?! Semplicemente inossidabile. Riesce peraltro a non farsi arrestare in Svizzera e passando da Porlezza ci illustra le sue strade preferite, con somma invidia del sottoscritto. Sì, mi sto auto invitando. O perché no, una gita sociale Buracia Team?
Organizzatori: 9 e mezzo. Questi eventi sono possibili solo grazie alla passione di chi organizza. grazie davvero! Quel mezzo punto lo tengo da parte per la voce “i primi 25 km”.
Pacco-rando: inatteso. Nemmeno me lo aspettavo, invece ci consegnano un sacchetto con doni vari; ma segnalo soprattutto la medaglia di finisher, molto carina!
Il prof: mi do un 7. Arrivo onestamente un po’ strac. Sarà il vento, sarà l’età, sarò io. Pedalo gran parte della rando da solo. Tutto facile finché ce n’è. Poi inizia quel dialogo favoloso tra te stesso e la stanchezza. Lei che man mano alza i toni e tu che le spieghi che deve portare ancora un po’ di pazienza, che non hai ancora finito e che poi sarà felice anche lei.