Domenica 29 Agosto si è ricominciato a correre e noi del Buracia eravamo ben rappresentati da tre agonisti. La singolarità è che tutti e tre, pur soddisfatti della loro partecipazione, hanno avuto guai, problemi, inconvenienti.
Fapanni ha lamentato il ritrovamento, a fine gara, tra i raggi della ruota posteriore di un corpo estraneo tipo fil di ferro che sporgeva dalla ruota stessa simile alle lame sulle ruote delle bighe dei gladiatori al Circo Massimo. Per fortuna il tutto deve essere accaduto poche decine di metri prima del traguardo altrimenti sarebbero stati guai per l’incolumità dello stesso Vice o di qualche altro concorrente.
Tironi invece partito per la sua prima gara amatoriale su circuito s’è trovato nella tana del lupo accerchiato da famelici canidi alla conquista del prelibato cesto di vivande che è classico premio da podio di tali competizioni. I suddetti marpioni partono a 60 all’ora per scremare il gruppo e appena si crea un buco s’infila qualche auto dell’organizzazione e se non si riesce a recuperare il gap istantaneamente si viene dichiarati fuori gara per non avere l’obbligo di mantenere chiuse le strade su innumerevoli strascichi di inseguitori. Questo è successo al buon Matteo dopo nemmeno un giro e mezzo del circuito.
Caforio invece ha fatto un’altra granfondo ovvero ha preso fischi per fiaschi ingannato dallo stesso abituale periodo dell’anno e dalla prossimità della località di partenze ha gareggiato sul percorso della Perini pensando di fare la Granfondo Scott. Tant’è vero che non riconosceva il percorso e alla fine cercava lo stand delle bici Scott. Meno male che In classifica per il Racos, Tonino arrotonda di qualche punticino il suo bottino relegando il Vice in maglia nera.