Una domenica grigia, due mari, due granfondo, quattro corridori. Ecco qui il riassunto dell’ultima attività degli atleti del Team. Ma vediamo di approfondire per quello che ne so. Tanto per cominciare la domenica grigia è stato un regalo perché doveva addirittura piovere e invece i ciclisti sono stati risparmiati dal bagnarsi. In secondo luogo, la cosa che accomuna questa giornata è che i nostri hanno deciso di percorrerla insieme, a coppie. Se sull’Adriatico erano forse già d’accordo subito prima della partenza, sul Tirreno è stata una foratura a metterli d’accordo, attardando Luigi e convincendo Tonino ad andare sul lungo scortato dal gregario Luigi. Sapete che il percorrere una Granfondo in due, stesso percorso, stessa velocità, stessa media, offre i suoi vantaggi, Per il più debole dei due, conta tanto avere un compagno che lo scorti, lo aspetti, lo inciti; si riesce a fare sicuramente una prestazione molto migliore che non da soli. Paradossalmente anche per il più dotato della coppia ci sono dei bei vantaggi. A discapito di una performance non vantaggiosa per le proprie capacità, si fa molta meno fatica, ma giustificati dall’alibi del socio paracarro da scortare. Si taglia il traguardo con la testa girata ad aspettare il compagno, cercando nello sguardo degli astanti la giusta comprensione. Avete presente Froome al traguardo di una tappa del Tour de France che pur facendo il gregario a Wiggins, andava il doppio del futuro baronetto?
Bene, dando uno sguardo alla classifica del TdG mi accorgo che al Luis aspettare Tonino, non è andata poi così male perché fa un balzo in avanti fino a soffiare il terzo gradino del podio a Claudio B. Va peggio a Massimo che, mi dicono, aspettando Stefano, si becca la maglia nera, il cui simbolo esordisce in classifica. Se la reputate offensiva, la tolgo. Capito Massimo?
Domenica prossima si scende in pista di nuovo tutti, i partecipanti al GdR, in quel di Carpaneto Piacentino.