Giovedì 29 agosto la gara a cronometro, so già che il risultato sarà pessimo. Per la rottura della clavicola non ho potuto allenarmi specificatamente per via della posizione a crono sconsigliatami i mesi prima dal medico. Infatti arriva un tredicesimo posto che non mi soddisfa.
Ma non mi butto giù, domenica c'è la granfondo e li si punta la maglia iridata. Venerdì con Giovanni facciamo la ricognizione. In alcuni tratti le strade sono pessime e le ruote piangono, urlano pietà.
Partiremo assieme, categorie W40-44 e W45-49: le più agguerrite. Partecipo con la maglia Ucraina (la nazione primaria) da sola senza un aiuto contro le squadre super organizzate. Un percorso di 150km tutto piatto, un tipo di gara mai fatto, sono un po' preoccupata. Come sarà la media oraria per tutta la distanza? Resisterò?
Domenica 1° settembre ore 9:49 si parte. Andatura tranquilla, a volte anche troppo, a parte qualche rilancio dopo le curve. Al km 80 comincio ad annoiarmi e non solo io. Uffa... ma facciamo sta gara?!! Scatta la polacchina ma nessuno reagisce e si capisce subito che si giocherà tutto in volata. Appena dopo il secondo ristoro due ambulanze, la gente per terra, le bici rotte. Ennesima caduta, d'altronde con un percorso così è quasi inevitabile. Al km 130 il ritmo comincia ad aumentare, sale l'adrenalina, traguardo sempre più vicino. Sono in una buona posizione, si va. A circa 5 km dall'arrivo si buttano tutte in avanti e stringono. Filo il marciapiede a 2mm a oltre 40 km/h, caccio un urlo talmente forte che credo mi abbiano sentito anche all'arrivo. Dietro si sono toccate, le mie orecchie sentono rumore di bici sull'asfalto e quindi seconda caduta nel nostro gruppo: mi è andata bene anche sta volta ma non è ancora finita.
Tutto accade nel finale. Parte la volata e io ci sono! Arrivo ad essere davanti a tutte, vedo il traguardo a poche decine di metri ma tutto ad un tratto purtroppo un'Italiana mi taglia la traiettoria e lanciata si porta dietro altre 2. Finisce che al traguardo arrivo quarta ed è una medaglia di legno che un po' mi brucia perché avrei potuto sicuramente lottare per un sogno. Di positivo resta la bella esperienza, i colori, l'orgoglio di indossare la maglia nazionale, lo spirito di una manifestazione che ripaga dei sacrifici di un'intera stagione.
A completare la sfiga di giornata ci pensa il talentuoso Colò che in una gara dalle velocità folli a oltre 44 di media per 150 km, tra continui scatti, nervi tesi, contatti al limite, si difende egregiamente tra il plotone degli uomini più agguerriti. Più volte di prima persona per tutta la corsa prova a portare via gruppetti o scatta per ricucire i tentativi delle altre nazionali. Alla fine scappa una fuga di una decina che arriva fino alla fine con la vittoria del Belgio, poi alcuni alla spicciolata. All'ultimo km Giovanni scatta per anticipare il gruppone guadagna 50 metri, è tra i primi 40 assoluti ma il destino amaro fa passare proprio in quel istante un tram scellerato che incrocia la sua fuga al traguardo. Rallenta e viene raggiunto dal rilancio di quelli dietro. Finisce amaro con un 73esimo assoluto. Peccato.
a cura di Iryna Bukhanska
Il punt e mes ovvero le note del Pres e del Vice
Il fine settimana passato non è stata una passeggiata solo per la coppia di cui avete letto qui sopra, ma anche la coppia Jessica e Matteo si sono battuti a suon di baci e scambi di promesse e anelli. W gli sposi!
Altri cinque ardimentosi invece sono già tornati sui campi di gara a Piacenza alla GF Scott. I risultati della gara li trovate nell’apposita sezione.
Il TdG si avvia così alle battute finali senza grossi scossoni, solo il buon Tonino guadagna un posto in classifica alle spalle del super infortunato Stefano che è fermo da mesi!?
Classifica finale Giro delle Regioni 2019. Come Team ci siamo classificati terzi. Come brevettati individuali sei: Bazzoffi, Caforio, Colò, Fapanni, La Mantia, Mejani. Bazzoffi ha gareggiato in Elite Master e sale al secondo gradino del podio nei percorsi corti. Colò e Mejani in categoria M1 nei percorsi lunghi si sono piazzati rispettivamente primo (ovvero vincitore, evviva!) e sesto (bravo!). Degli altri tre, tutti nei percorsi corti: Fapanni nono degli M7, Caforio sesto e La Mantia settimo degli M8 (bene!) Rimane da chiarire con Sport Service come mai non risulta Luis tra i Brevettati pur avendo disputato quattro gare. La cosa si risolverà a nostro favore certamente e così potremo consolidare il risultato anche come squadra. W Buracia!
admin