Tre domande per un tranquillo fine settimana di agonismo
Claudio B. collauda la sua nuova Bianchi versione gravel in una manifestazione bergamasca che sta tra la cicloturistica e il ciclocross e che la moda attuale identifica appunto come gravel che letteralmente in inglese significa ghiaia e ben fa intendere tutto il resto. Si sarà divertito a “gravellare”?
Claudio F. sperimenta la seconda edizione della GF del Penice Ti-Rex, così chiamata non perché collegata in qualche modo ai tirannosauri, bensì perché sponsorizzata dall’omonimo marchio di un costruttore di telai. Naturalmente durissima per le gambe del nostro valoroso che porta a casa un po’ di punti per il TdG e per primo raggiunge il tetto delle 5 gare, ora non ha altro che migliorare. Riuscirà a conservare il terzo gradino del podio fino alla fine?
Matteo M. invece si cimenta nella durissima GF Stelvio Santini che lo vede magnifico secondo di categoria e dodicesimo assoluto sull’intero percorso. Purtroppo come da nuovo regolamento del TdG le manifestazioni che tengono conto agonisticamente solo dei tratti in salita, lasciando svincolati dalla classifica i tratti vallonati di “trasferimento” non possono entrare più a far parte del nostro giochino societario. Questo perché l’agonista che vuole fare il miglior tempo sulle salite interpreta i tratti di trasferimento come tali e potrebbe prendersela con tutta calma. Poi in effetti non è proprio così e come ci racconta il nostro corridore anche in quei pezzi si va a tutta. Quello che non capisco è perché poi pubblicano comunque le classifiche totali dell’intero percorso. Bravo, bravissimo Matteo. Ma ti basteranno le lodi del tuo Pres?
a cura di Giorgio Fronduti
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