Ancora una domenica di pieno sole quasi estivo per la seconda prova del circuito Zero Wind Show a cui il team è abbonato. Località ospitante Vicenza, il capoluogo Palladiano, quarta città veneta per importanza, con poco più di 100.000 abitanti e un centro storico di uno splendore architettonico veramente notevole. In quattro pernottiamo sul posto e possiamo godere della bellezza cittadina facendo quattro passi tra il parco, dove è posta la logistica del ritiro pacchi gara, e il centro in attesa di immancabile spritz e poi di una cena insieme nella piazzetta del Duomo. Sveglia, per noi quatto, a un orario decoroso al contrario di chi ha preferito venire in giornata, a cui però abbiamo fatto risparmiare un quarto d’ora di sonno prelevandogli i numeri per la gara la sera prima. Quindi tutti (quasi) in griglia insieme a fare foto, selfie e filmati per ingannare quella mezz’oretta di attesa prima del via. Destinazione gli splendidi Colli Berici: un continuo su e giù con tratti veramente ripidi e nervosi, ma con un panorama veramente spettacolare. Tre sul lungo e cinque sul corto (ne arriverà un in meno), si comportano quasi tutti molto onorevolmente e quindi per riassumere via col pagellone.
Armando: 10+. Secondo di categoria su 21, a 29 di media. Cosa altro aggiungere!
Iryna:10. Seconda di categoria su 5. Mi sembra che senza Armando di scorta faccia ancora meglio!
Anna & Lea: 9½. Si lo so che non corrono, ma è il voto minimo per chi aspetta ore al traguardo e fa da supporto a tutta la squadra.
Tonino: 8½. Stessa categoria di Armando, ma quindicesimo. Merita di più e lo otterrà se farà quell’aggiornamento tecnologico tanto auspicato.
Claudio B.: 8+. Quest’anno si dedica ai lunghi ed essendo maturato si amministra molto bene, salvo qualche crampo sul finale.
Vicepres.: 8. Il solito leone che recupera in pianura e discesa quello che perde in salita.
Grasso: 7½. Lo dice il suo diminutivo stesso: ha quegli otto chili in più che lo frenano, ma arriva sorridente e pronto a stropicciare la miss tappa simile a Lady Gaga (Ines ocio!)
Menon 7+. Parte convinto per il lungo con Claudio B., ma lo lascia subito per riprendere la ruota di Iryna che però poi perde perché entra in crisi e viene ri-raggiunto da Claudio B. che lo scorta fino all’arrivo. E’ ancora alle prime granfondo, manca d’esperienza, ma si farà. Merita il mezzo punto che gli ho tolto per avere prenotato un albergo a un solo chilometro e mezzo dall’arrivo, ma in salita all’otto per cento! Il + è di incoraggiamento e per i filmati di gara.
Pres. 4. Parte, ma non arriva. Accampa scuse di gambe, di testa e di non so cosa d’altro. La verità è che punta alla maglia nera!
Marco 4-. Non può correre a causa della mancata idoneità agonistica, ma si cambia lo stesso e fa 50 km nella speranza di accodarsi agli ultimi, ma si perde per i Colli Berici. Meno male che il Pres. lo becca errabondo per le vie di Vicenza e lo conduce al bar: birretta e patatine e rimane convinto di avere smaltito almeno qualche etto!
Il punto negativo di questa gara è che ha meno di 1.000 classificati. Merita almeno il doppio di corridori; se solo fossero così intelligenti da non farsi concorrenza con Marostica che si corre lo stesso giorno a 30 km di distanza! Infatti tutti, per questo motivo, hanno totalizzato meno punti nel TdG della Colnago che vantava più del triplo di partecipanti. Sempre per lo stesso motivo ci consoliamo almeno coi nostri saliti sul podio.
Nel TdG si prospetta già il podio del 2017. Riuscirà qualcuno a movimentare la nostra tenzone?
Prossimo appuntamento 1° Maggio a Verona.
a cura di Giorgio Fronduti
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