Il 62% dell’alfabeto ovvero tutti quelli del Team a Desenzano ovvero abbiamo fatto 13 ovvero i “rossi” al top.
Scegliete voi a piacere il titolo per una (finalmente) giornata di sole per l’esordio stagionale in massa sui campi di gara del Buracia Team! Sveglia ben prima dell’alba (alle 4, a un ora che la Monica non si desterebbe nemmeno per salvare un gatto dall’annegamento!) e via per un’orata (non un dentice) di autostrada, incrociando all’autogrill (mannaggia e non c’era neanche Toni!) tipe procaci reduci da nottate discotecare, per ritrovarsi tutti allo stesso parcheggio per i preparativi da condividere insieme per farci compagnia, spronarci e fare le immancabili foto prima della partenza della gara. Non mi dilungo con un resoconto che potrebbe risultare tedioso, e faccio il solito elencone, ma questa volta non a guisa di pagella (anche perché siamo stati tutti bravissimi e meritevoli dei voti più alti) ma in ordine rigorosamente alfabetico.
A come Armando il primo dell’alfabeto, il primo a tagliare il traguardo. Il primo ancora del TdG, nonostante l’anno di nascita. 1952!
B come Beltrami. L’ultimo ad arrivare al parcheggio, ma abita in provincia di Caltanisetta. L’ultimo a tagliare il traguardo, ma ha fatto il lungo e ha forato. L’ultimo a ripartire, ma ha fatto la doccia seminudo al parcheggio provocando un ingorgo di sedicenni infoiate grazie al suo fisico e all’anno di nascita. 1982!
C come Colò. Giovanni è nuovo del team, coinvolto da Iryna tra i rossi, e all’esordio in gara con Buracia sbaraglia quasi tutti anche grazie alla classe: 1989.
D come Debuttante assoluto. Come nuovo associato, come novizio nel mondo granfondistico (subito con un “lungo”), come più giovane del Team insieme all’altro Matteo. Classe 1992.
F come Fapanni. A tenere alta la bandiera dei “ciano” scende in campo, reduce da un infortunio fastidioso, addirittura il Vicepres che è tosto e non molla nonostante tutto. Anno 1959.
G come Grasselli. Lavora tutta la settimana lontano da casa, il sabato lo dedica alla famiglia e la domenica mattina mentre la Ines e Ambra dormono lui si ciuccia più di 100 km di gara e alla fine anche un paio di birrette per aggiudicarsi l’ambitissima maglia nera provvisoria. Che classe! 1980.
I come Iryna. Il nostro orgoglio di campionessa (ha fatto seconda il giorno prima in una cronometro) si deve accontentare. E’ superata dai suoi scudieri ma comunque completa il podio provvisorio completamente “rosso” del TdG. Anno 1976.
L come Lea. Sempre presente anche con le levatacce che… levati. E’ la fotografa ufficiale del Team e ormai è talmente importante nel mondo granfondistico che il Cavalier Colnago ha dovuto insistere per farsi fotografare con lei accanto. L’anno non si dice. (1963).
M come Martina. Non è ancora iscritta al team per mancanza d’età, ma è già una sportivona e presto farà il suo primo triathlon. 2009.
P come Pres. Questo è il vero ultimo, quello che va più piano di tutti. Per forza: è il padre dei Senza Tempo e dei Super Senior e speriamo che non sia, quella di Desenzano, la sua ultima granfondo a causa della sua vecchitudine. Anno 1950.
S come Stefano. Altro debuttante tra i “rossi” del team si presenta con un’ottima prestazione sicuramente in linea con la sua carta d’identità: 1975.
T come Tonino. E’ uno alla buona, non vuol far torto a nessuno e ha due divise di entrambi i colori. Gli piace prendersela comoda. Per ogni gara si fa un trik-end di vacanza insieme alla sua Anna, parte per la gara mentre stanno chiudendo le griglie, ma poi ne scavalca parecchi nonostante l’anno di nascita. 1951.
V come Villa. Altro ultimo, ma solo secondo l’ordine alfabetico, perché se quest’anno non può correre si agita lo stesso, come autista, massaggiatore, meccanico, direttore sportivo, baby-sitter, fotografo, no aspetta, quello no perché dimentica a casa la scheda di memoria fotografica, in pratica il rullino e la Lea può stare tranquilla. 1962.
Totale 256239.
a cura di Giorgio Fronduti
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