Dopo quasi due anni di riposo forzato dalle granfondo è arrivato il giorno di rimettermi in gioco. Decido di partire sabato insieme alla mia famiglia e a quella del mio fedele compagno di pedalate Bazz. Ci ritroviamo in un modesto hotel nel centro di Vicenza dove trascorriamo una piacevole serata tra un bigolo e l’altro. Mia moglie non si capisce con la ristoratrice (chiaramente del luogo, per la precisone penso di Caserta) e ci ritroviamo due pizze in più che la buona consorte di Bazz, Jessica, decide di stipare nel bagagliaio dell’auto minacciandoci che se qualcuno di noi pensa di buttare del cibo ci prende tutti a schiaffi. Noi obbediamo.
La mattina dopo io e Bazz facciamo colazione con 82 brioche e partiamo per le 7 alla volta di Valdagno. Una volta lì ci incontriamo con il buon Tironi che si è portato la compagna convincendola raccontando che la ridente località della provincia Vicentina è la Beverly Hills del Veneto. In griglia Bazz e tra i primissimi, io e Tironi siamo più indietro ma il parterre dei partenti non è numerosissimo. Si parte a cannone attraversando subito diverse rotonde rese pericolose dalla presenza di svariate auto. Il percorso rivela subito la sua anima bastarda. Sarà un saliscendi continuo per 100 km, salite mai durissime, a parte l’ultimo strappo, ma nel complesso oltre 2000 mt di dislivello si faranno sentire nelle gambe, ed eccome.
Personalmente ho profuso tutto quello che potevo dare. Mi sono impegnato al massimo e i crampi finali lo testimoniano. Nonostante due cadute di catena ho terminato la gara in una posizione che tempo fa mi sembrava irraggiungibile, quindi pur rimanendo uno dei tanti nessuno del gruppo, nel mio piccolo sono molto soddisfatto.
Faccio i miei complimenti a Tironi che nonostante mi abbia confessato di aver accusato una crisi verso la fine non molla mai, ragazzo dotato di una grinta invidiabile.
Infine però voglio chiudere questo resoconto facendo una menzione d’onore al vero vincitore di questa trasferta: Matteo Bazzoffi. Non voglio essere banale, però il ragazzo romano ha iniziato una delle salite più importanti della sua vita con il piglio giusto e a testa alta!
Si è presentato alla granfondo perché, come è giusto che sia, lui continua a fare tutto come se non fosse successo nulla. Non è rimasto a casa a piangersi addosso. Caro amico mio, questa è la mentalità che ti porterà alla vittoria. Siamo tutti con te.