Doveroso iniziare questa racconto della mia prima Rando dalla fine, con la soddisfazione di aver portato a termine questi 100 km, un cammino non facile e con qualche imprevisto che ha contribuito ad aumentare la gioia al momento della consegna del badge per certificare la fine di questo impegno.
Una gioia che ho condiviso insieme ai miei compagni di avventura del Buracia Team che mi hanno accompagnato in questo evento, Jorge per i consigli e l'aiuto al salto della catena, Tonino con cui ho condiviso il "Piccolo Stelvio", la mia prima salita in bici e Luigi, che ha tirato il treno della Buracia fino al traguardo finale, navigandoci lungo il percorso.
Venendo a quello che è stata la mia prima Rando, ilracconto comincia con il primo imprevisto di giornata, quando giunto ad una rotonda per evitare di colpire altro ciclista, ho scartato a destra, perdendo controllo della bici e rovinato al suolo ho testato la "solidità" dell'asfalto varesino.
Rialzato, mi sono accertato delle condizioni del mio ginocchio e al momento di riprendere la marcia mi accorgevo che era saltata la catena e così altra perdita di tempo e saluti al treno Buracia che proseguiva la sua marcia, non avvedutosi di quanto successo, visto che avevano superato senza ostacoli l'ingorgo della rotonda.
Nasceva una disperata rincorsa per riprendere i partecipanti, visto che ero sprofondato in coda a tutti, alla fine dopo varie richieste a ciclisti incontrati per strada, riuscivo finalmente a trovare un concorrente, che si offriva di accompagnarmi.
Purtroppo la nostra rimonta si interrompeva quando, svoltato a destra, ci trovavamo sulla Tangenziale e dopo aver percorso circa un chilometro il mio faro si arrestava e pronunciava la seguente frase:"Penso di aver sbagliato strada", in quel momento scendeva il gelo.
Tornare indietro non si poteva, per cui avanti fino alla prossima uscita, sperando che la sorte ci guidasse, rientrando nel percorso.
Scelta azzeccata, eravamo di nuovo sulla strada giusta e dopo qualche chilometro svoltando a sinistra la più insperata delle visioni, i ragazzi del Buracia!
Raccontato le mie disavventure e dopo una risata insieme ero con loro a scattare la foto di gruppo, ricordo indelebile di questa giornata.
Il resto è stata una bellissima giornata di ciclismo, pedalando in compagnia di amici, così da ieri mi sento di definirli, insieme ai quali ho terminato il mo evento, concluso al tavolo davanti ad un meritato piatto di pasta, formaggio e zola e dolce di chiusura.
P.S. Il caffè lo ha offerto Jorge, che in mattinata si era presentato con bici da Gravel, realizzando solo al punto di ritrovo che gli altri avevano bici da strada.
by Massi
Stefano Menon
Leave a reply