Non si può che cominciare dagli auguri di pronta guarigione al nostro Armando che ormai prossimo al traguardo ha subito uno scontro con un’auto che usciva da un parcheggio e come sempre accade in questi casi, il ciclista ha avuto la peggio. Ti aspettiamo presto in sella!
Ma la Mirando è stata anche l’occasione per la prima uscita ufficiale dei nostri nuovi compagni di pedalate: Massimiliano e Matteo T.: benvenuti!
Col presidente venuto apposta insieme a Luis per battezzare la partenza, i Buracia si organizzano per godersi la pedalata come più gli garba. Chi parte in solitaria, chi coglie l’occasione per stare in compagnia. Il percorso è veloce e i gruppi numerosi; anche senza volersi impegnare si superano agilmente i 30km/h, sfiorando i 40. Troppi onestamente per una corsa che non ha velleità di granfondo e viene percorsa su strade accidentate (appena dopo una delle tante buche del pavese abbiamo contato 5 ciclisti che stavano cambiando le rispettive camere d’aria. L’anno prossimo posizioniamo lì lo stand Buracia... tanto le strade mica le riparano!) o su ciclabili giustamente molto frequentate la domenica mattina. Credo che il problema sia soprattutto nella numerosità dei partecipanti: la Mirando ormai è un appuntamento atteso dal ciclismo milanese e attrae diverse centinaia di appassionati. Forse bisognerebbe pensare a un nuovo percorso o a partenze più scaglionate in modo che non si formino grossi gruppi. Ma questo è tema per gli organizzatori. Noi anche quest’anno abbiamo orgogliosamente fatto sfoggio delle nostre divise Buracia, main sponsor dell’evento! E insieme a pochi altri abbiamo pedissequamente seguito la traccia ufficiale scaricata sui nostri ciclo-computer. Il risultato? A 20km circa dall’arrivo siamo stati prima catapultati in una ciclabile cittadina tra le case e poi siamo andati ad arare i campi con le nostre ruotine sottili. Niente di male, anzi è stata la parte più divertente e rilassante del tour! Però chissà che risultato avremmo portato a casa per il NIU RACOS senza quella deviazione… A proposito, come si è evoluta questa nuova scintillante classifica?!?
a cura di Stefano Menon
Il punto del Pres
Mi associo ai migliori auspici di pronta guarigione per l’uomo di Ferro, l’Armando e intanto do una tirata d’orecchie ad alcuni partecipanti della Mirando in gara per il RACOS. Lasciando stare Pino che ha corso contro la caldaia di casa piuttosto che la Mirando, solo in due su sei avrebbero fatto tutto a puntino, senza interventi e consigli esterni. Uno è il Professore che scrive questo articolo e l’altro è Quindicichili, come a Zagarolo chiamano Matteo B. Per fortuna e a totale sorpresa l’organizzatore ha fatto stilare, dal responsabile di segreteria dell’evento, un elenco coi tempi ufficiali di cui usufruire per stilare le nostre classifiche perché, a parte i due summenzionati, tutti gli altri hanno avuto problemi con STRAVA. Li spiego così vi sapete regolare la prossima volta… Massimiliano non sarebbe nemmeno entrato in classifica perché la sua traccia è incompleta (mancano 13 km). Tonino, a parte le difficoltà a gestire il file, e Jorge hanno un tempo maggiore perché, credo, abbiano fatto partire la gara molto tempo prima rispetto al superamento effettivo della linea di partenza, Lorenzo addirittura aveva la traccia con 7 km in più perchè partiva da casa sua. Uomo avvisato… Ma che soddisfazione vi abbiamo regalato Giovanni ed io a far vestire (temporaneamente) a quest’ultimo la maglia nera?