Turismo e bicicletta rappresentano un connubio in forte ascesa. Sempre più spesso le mitiche salite alpine vengono congelate al traffico per essere godute nel loro maestoso silenzio, una pedalata dopo l’altra. Tantissimi (pare oltre 5.000) i ciclisti che hanno scalato il passo dello Stelvio sabato 3 settembre nonostante il brutto il tempo.
Che dire di noi, che eravamo lì avendo scelto lo Stelvio dal lato cruccheggiante come meta della nostra gita sociale annuale? Prima di tutto, che ce la siamo goduta: la salita, la compagnia; un po’ meno la discesa con temperature prossime allo zero. Osservandoci, la voglia di vivere un’altra avventura insieme ci ha permesso di gettare il cuore oltre l’ostacolo: penso agli acciacchi di lunga data, a quelli nuovi e altri inattesi, penso alle e-bike e a chi non pedalava da oltre un mese. Eppure eravamo lì.
La meta era stata proposta dal Pres, che l’ha vissuta così: - Esperienza eroica di cui attendevo il compimento da circa 20 anni. Avrei preferito un po’ meno eroica e un po’ più goduta paesaggisticamente in specie negli ultimi chilometri dalla vetta! Sono comunque felice come un bambino a cui hanno fatto compiere il primo giro sulle giostre. Grazie BTM!
Il nostro TIR, che il giorno prima era sul Mortirolo e la domenica era a Edolo per la cronoscalata del Monte Colmo (42° assoluto) ha colto giustamente un limite imposto dal meteo: sarebbe stato il massimo fermarsi in cima al passo a sorseggiare un birrino insieme, ma non è stato possibile fermarsi a lungo. - Giornata con condizioni che fanno venir voglia di rinunciare a salire ma che hanno reso ancora più particolare l'uscita. Ottima compagnia anche se le diverse andature spesso non permettono di stare tutti insieme.
Poi, si sa, a Tonino la Svizzera è indigesta. Sono bastati pochi chilometri oltre il confine per vederlo… sparire. Problemi al cambio elettronico, ma noi temevamo che avesse preso la strada per Ginevra.
Infine Enrico, che ben sintetizza gli umori del gruppo: - Un plauso ed un ringraziamento alle signore. Alcuni numeri: 46 e 2. I tornanti da Trafoi al passo ed i gradi di temperatura. 34x32 un buon rapporto per muscoli over 60 che ha consentito di arrivare in vetta godendo del percorso ed entro certi limiti del panorama. Bella discesa immersi negli eventi atmosferici, ma seguendo la sicura scia di Giorgio siamo arrivati serenamente in Svizzera (Beh, a parte Tonino, ndr). Un meno per gli automobilisti locali. Ultimi km di salita per coronare un sogno. La soddisfazione è grande. Compagnia Super!
Domenica, sotto un tiepido sole, alcuni hanno trovato anche il tempo di godersi la salita -meravigliosa- del Gavia, anche questa chiusa al traffico.
Calendario alla mano, quali sono le proprie salite chiuse al traffico? Ormai ci abbiamo preso gusto!
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