Girava voce da qualche giorno: dobbiamo organizzarci per andare a provare il muro di Sormano. Col passare del tempo arrivano le prime conferme con indicazione di giorno e orario. Il giorno è domenica, come da aspettative. L’orario è molesto, come da aspettative.
Parte il conteggio dell’orario da impostare sulla sveglia: 35 minuti per arrivare alla Villa Reale, 10 minuti per pausa caffè, colazione, preparazione….avrei voluto che la matematica fosse un’opinione per questa volta, ma nulla da fare, il conteggio segna un’inesorabile 5.30 del mattino.
In una situazione normale mi sarei battuto come un leone per posticipare, ma trattandosi di Sormano ho subito dato conferma. Il muro l’ho sempre visto come un esame di “maturità” ciclistica; prima o poi va fatto e bisogna farsi trovare pronti.
La squadra è ottima. Il Prof con la sua saggezza, il buon Davide, compagno di 1000 avventure e i 3 giovanotti con la gamba vivace.
E’ domenica (o meglio…sabato notte) e si parte. Di comune accordo decidiamo di arrivare a Sormano con ritmo blando, ma come sempre dopo pochi minuti si inizia con un ritmo forsennato. Ammetto di essere il primo ad iniziare, però poi la colpa è di Matteo T che - forse? perché non veniva a fare il muro - non si è mai fermato. Tanti e tanti km tutti sopra i 40km/h.
Sembrava una crono a squadre. BTM davanti a tirare a turno (tutti tranne uno) e al seguito almeno una ventina di ciclisti (forse anche trenta) che si sono aggregati sul percorso e sono rimasti a ruota.
Con questi ritmi arriviamo nei pressi di Sormano in un’oretta. Impaziente di fare il muro, inizio a torturare tutti i colleghi con la solita continua domanda: quanto manca? Dopo una mezz’oretta, sosta borraccia e ci troviamo al cospetto del Muro. Ci salutiamo e ci diamo appuntamento al bar in cima per una seconda colazione.
Il Bazz e Jova dopo essersi guardati negli occhi, partono insieme. Per loro è sfida vera, li vedo per qualche minuto poi ne perdo le tracce. Troppo veloci per me.
Miglior tempo del Jova che pur con una condizione tra il mediocre e l’appena sufficiente chiude con un ottimo 12.44.
Da parte mia posso dire che la salita è veramente durissima, stretta, sempre sopra il 13% con picchi oltre il 20%; però per fortuna è corta (solo 1,7 km) e siamo riusciti a portarla a casa.
Dopo la ricca colazione si riparte. Passiamo per Oggiono, Monticello e quindi direttissima da Casatenovo. Incontriamo anche Angelo (gamba brillantissima!) e Toni, due dei nostri Super Senior con cui abbiamo fatto un pezzettino di strada insieme.
Gran bel giro! Sicuramente da rifare! Magari la prossima volta non vince Lorenzo M!!!!!!!!!
a cura di Matteo P.
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